365 giorni, Libroarbitrio

“Futuro” Billy Collins

Fabian Perez - SABA ON THE STAIRS

Quando alla fine ci arriverò –
e ci vorranno molti giorni e molte notti –
mi piace pensare che ci saranno altri in attesa
e che vorranno perfino sapere com’era.

E così mi abbandonerò al ricordo di un cielo particolare
o di una donna con un accappatoio bianco
o della volta in cui ho visto uno stretto molto angusto
dove si era svolta una famosa battaglia navale.

Poi squadernerò su un tavolo
una grande mappa del mio mondo
e spiegherò al popolo del futuro
dagli abiti sbiaditi com’era –

come le montagne si alzavano tra le valli
e questa era detta geografia,
come le navi cariche di merci percorrevano i fiumi
e questo era detto commercio,

come il popolo di questa zona rosa
si spostava in questa zona verde chiaro
e come si incendiava e uccideva chiunque trovasse
e questa era detta storia –

e loro ascolteranno, con lo sguardo gentile e in silenzio
mentre altri arriveranno ad unirsi al cerchio,
come onde che non si allontanano,
ma si muovono verso un sasso lanciato in uno stagno.

365 giorni, Libroarbitrio

“Di vetro son fatti” Giovanni Boccaccio

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William Turner  – Sunset over a lake

Vetro son fatti i fiumi, e i ruscelli
gli serra di fuor ora la freddura;
vestiti son i monti e la pianura
di bianca neve e nudi gli arbuscelli,
l’erbette morte, e non cantan gli uccelli
per la stagion contraria a lor natura;
Borea soffia, ed ogni creatura
sta chiusa per lo freddo ne’ sua ostelli.
Ed io, dolente, solo ardo ed incendo
in tanto foco, che quel di Vulcano
a rispetto non è una favilla;
e giorno e notte chiero, a giunta mano,
alquanto d’acqua al mio Signor, piangendo,
né ne posso impetrar sol una stilla.

365 giorni, Libroarbitrio

Trattatistica Scientifica

Roma 6 febbraio 2013

Marco Polo
Le meraviglie del mondo

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Nel frattempo la prosa volgare, come nuovo strumento di divulgazione, cominciò ad esser impiegata negli ultimi decenni del secolo anche nel campo delle scienze naturali, dove il carattere più schiettamente scolastico e tecnico dell’informazione trovava più agevole il veicolo tradizionale del latino. Nell’ambito della scienza promossa e divulgata dagli Arabi avevano un posto preminente  l’astronomia e la geografia, che favorirono le scoperte e l’ampliamento dei confini del mondo conosciuto attraverso spedizioni e commerci. Non è un caso che i primi esempi di trattatistica scientifica in volgare fossero opere di cosmografia e di geografia e che al volgare venissero affidati i frutti di una ricerca empirica e quasi sperimentale.

Il Libro della composizione del mondo  di Ristoro d’Arezzo è una compilazione di cosmologia , terminata nel 1282, dove però la descrizione della terra, dei cieli e dei mari è arricchita da un appassionato resoconto di curiosità varie, tratte anche dall’esperienza dell’autore. Questi era un domenicano inserito nell’artigianato cittadino, come orefice e pittore, che traeva gran parte del materiale che divulgava dalle traduzioni latine degli Arabi, soprattutto di Alfragrano, astronomo del secolo IX.

Un singolare libro di geografia , che è poi un resoconto di viaggio, rivolto  a descrivere terre e costumi, fu composto da un mercante veneziano, Marco Polo – 1254/ 1324 – vissuto alla corte del gran Khan dei Tartari e giunto fino alla cina e al Giappone, che rappresentavano per l’occidente, a quell’epoca, regioni favolose. L’opera in realtà fu scritta in francese, sulla base del racconto di Marco polo, da un abile letterato, Rustichello da Pisa, che si trovò insieme al mercante veneziano prigioniero dei Genovesi dopo la battaglia navale di Curzola 1298. Fu poi divulgata sotto il titolo di Milione (soprannome della famiglia di Marco Polo), ma Le meraviglie del mondo è il titolo originario.

Pur condizionate dai modelli narrativi e dall’interesse per l’eccezionale, per il curioso, Le meraviglie del mondo aprono un capitolo che continuerà, nell’ambiente mercantile italiano, con le memorie dei mercanti e degli uomini d’affari.

A domani

LL