365 giorni, Libroarbitrio

“Al mare canto” Shakespeare

mare ghiaccio

Coloro che sono i favoriti  delle stelle
si vantino di pubblici onori e titoli superbi
mentre io, cui fortuna simili trionfi nega,
gioisco in disparte di ciò che più onoro

tu sei tutta la mia arte, e innalzi
in alto sapere la mia rozza ignoranza,
e come può mancare alla mia Musa l’invenzione
finché tu respiri poeta, tu che versi nelle mie rime
te stesso, dolce argomento, troppo eccellente
per essere ripetuto  da pagine volgari?

Oh ringrazia te stesso se qualcosa in me
scopri degno della tua attenzione;
chi è così muto da non saper scriver di te
quando tu stesso dai luce all’invenzione?

365 giorni, Libroarbitrio

Angelo Poliziano “Artista”

Roma 20 marzo 2014

Lady Godiva John William Waterhouse

L’ho trovata, trovata!
Lei che volevo, che da sempre cercavo
in ricerca d’amore, lei dei miei eterni sogni!
Vergine, bellezza cristallina, compostezza
che non è artificio, ma natura immacolata.
Vergine, orgoglio di lingua greca e latina,
fiore delle danze, gemma di canzoni.
La sua armonia sarebbe dura sfida per le Grazie,
che l’attraggono di qua, di là, a contesa.
Già, l’ho trovata. Invano. Una volta l’anno, forse,
sì e no, m’è dato di vederla in fuoco di delirio.

A domani
Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

“Straniero alito di mare”

Roma 2 marzo 2014

Mare di ghiaccio F.C.D.

Da sospiri di corallo voi scintillio d’argento dal fiato della marea voi straniero alito di mare venite spinto a sovrastarci tutti tra onde impietose a scontrarvi col cielo per farlo vostro vostro soltanto ed essere dell’etere dominatore creato da turbine di sale e sabbia concepito dalla mente di Costei che con irrequieta vertigine narra le vostre gesta mio Signore con liquido indelebile inchiostro per farvi al mondo conoscere alla sua digiuna gente e ora che di voi scrivo ogni tutto temo più dell’attimo prima dell’originario terrore mio nel contemplare la vostra oscura luce più del primo udire voi voce musicata da blu abissi voi magnificenza della perfezione quale ritraete e sì è vero siete il mio Dio e sì è vero siete il mio Demone e io sono la Terra già vostra grafite tra gli astri destinatavi da epocali ere percossa dalla opalescente salsedine saliva vostra che irrora questo terreno corpo costellato da spiragli di universi infiniti segreti celati introvabili pure per Costei che lo possiede e voi masticate vento nelle mascelle digrignando fogli madreperla scolpiti nell’apice dell’essere dell’umanità tutta corroso dell’intemperia che tenta di scalfirvi ma nulla può contro la volontà vostra di combattente e nulla può contro la volontà mia di devota dell’incontrovertibilità d’agognarvi qui nel culmine scalfito dall’immondo desiderio quando di solennità altera sopraggiungete donandomi la pace che solo la perdizione adula.  

Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

Ottava Elegia Romana di Johann Wolfgang Goethe

Roma 26 febbraio 2014

C.D.F.

Quando mi dici, cara, che da bambina non piacevi
alla gente, e tua madre ti disprezzava,
fino a che diventasti adulta in modo discreto, io lo credo:
con piacere ti penso una fanciulla diversa.
Forme e colore mancano anche al fiore della vite,
ma l’acino maturo incanta uomini e dèi.

A domani
Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

“Viandante sul mare di nebbia” Friedrich Caspar David

Roma 2 febbraio 2014

Friedrich Caspar David

“Viandante sul mare di nebbia”

Storia d’ossa di vita sgretolate per chi l’esistenza ha smarrito in un boato di vento imploso a effondere stracci d’attimo in cenere di vetro senza tempo da scandire lambendo nel frastuono del sole l’immortale oceano senza riva per fortuiti approdi nell’attempato giorno che non cessa mai d’essere seppur si trasforma in notte crocifiggendo la sua luna in un voltafaccia perpetuo.

Lié Larousse