365 giorni, Libroarbitrio

VILLA ADA incontra il mondo con Giulia Anania & Emilio Stella in: Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie/ Lunedì 28 giugno 2021 /

E sì, è proprio così, ci sono artisti che instancabilmente condividono e promuovono le nostre radici musicali con i loro talenti, e parliamo della cantautrice, paroliera e poetessa Giulia Anania e del cantautore Emilio Stella, che assieme si sono uniti per dare forma al più grande evento dell’estate romana 2021 a Villa Ada con Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie

Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie è uno spettacolo di Giulia Anania e Emilio Stella dove vengono cantate le donne di Roma. Non solo Gabriella Ferri, Anna Magnani, Monica Vitti ma anche la Gattara, Marcella che fa l’accattona, Angela che fa le pulizie nelle case popolari, Ludovica che cerca un lavoro su una panchina, Bianca il corpo ma non l’amore. Giulia Anania e Emilio Stella sono due cantautori profondamente legati alla città più cinematografica, popolare, verace, carnale, poetica, sincera del mondo. Una diva irraggiungibile e fragile; un esplosione di sentimento, risata e tormento. La Roma di Gabriella Ferri e delle tante Mamme Roma, raccontata da due artisti in uno spettacolo coinvolgente tra risate e lacrime. Con le canzoni e le poesie originali scritte da Giulia e Emilio ..e le canzoni, le poesie le strade di Gabriella Ferri MammaRoma.

Villa Ada Roma Incontra il Mondo è un progetto di Arci Roma. Un’associazione di promozione sociale che conta più di 70 circoli sul territorio romano e 40.000 soci. Un’associazione autonoma e pluralista che non persegue scopi di lucro e che opera nel campo della Cultura, della Società, della Solidarietà, dei Diritti, della Formazione, per la promozione umana e civile attraverso la forma associativa.

L’evento: Giulia Anania & Emilio Stella in: Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie

• Ore 20:30 nell’area free:
Proiezione in anteprima nazionale ” Spettacoli Improvvisi”
un documentario sentimentale dedicato alle artiste e agli artisti di Roma, ai luoghi che ci hanno tolto e a quelli che difenderemo.
Girato da Giulia Anania e Claudia Borgia; con la Regia di Giulia Anania, Claudia Borgia e Valerio Nicolosi.

Villa Ada Roma incontra il Mondo e FACE Magazine.it presentano
Lunedì 28 Giugno | Giulia Anania & Emilio Stella in: Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie• Tickets online: http://bit.ly/VA_GABRIELLAFERRI
🕕 Apertura Area Free: 19:00
🕘 Inizio Concerto: 21:30
🕑 Chiusura Villa 02:00
ℹ️ Per le regole di comportamento, gli spazi food e tutte le risposte alle tue domande visita le FAQ: https://villaada.org/faq/

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐥’𝐀𝐩𝐩 𝐝𝐢 𝐃𝐈𝐂𝐄 per poter mostrare il ticket in porta.
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𝐄𝐧𝐭𝐫𝐚 𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢 senza fare la fila e 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚.

Comprando due o più biglietti dichiari di essere congiunto con chi verrà con te e ti saranno assegnati dei posti vicini. Se vuoi acquistare il biglietto per te e qualcun altro non a te congiunto, dovrai fare due acquisti separati.

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Tutti gli eventi 2021 https://villaada.org/
VILLA ADA “ROMA INCONTRA IL MONDO”
Via di Ponte Salario 28 – 00199 – Roma

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“NOI, GENTE CHE SPERA” articolo di Claudia Massotti

Nel 2002 J-AX, al tempo cantante degli Articolo 31, cantava “gente che spera”, all’interno dell’album “Domani smetto”. Ma chi è questo “Noi, gente che spera”?
Nel marzo del 2021, al primo compleanno della crisi pandemica, credo che la gente che spera sia difficile da individuare. In particolare, dove sono i giovani che sperano?
Nella società odierna, sempre più divisa tra una crisi economica, una crisi sanitaria e una crisi di governo, che futuro si prospetta per chi ancora nutre una speranza nel Bel Paese?
Non si può negare che i giovani italiani siano stati al centro delle discussioni che hanno caratterizzato il 2020; d’altronde è risaputo che ad ogni difficoltà corrisponde un capro espiatorio, ma allo stesso tempo non si può negare che la maggior parte dei capi espiatori diventino poi alcune delle principali vittime dei problemi che sorgono. Non è forse vero che noi giovani, sempre più accusati di mancanza di responsabilità, presunti “untori” di un male ancora non decifrato, abbiamo subito un grandissimo impatto da una pandemia che ha stravolto le carte in tavola anche per quanto riguarda il nostro futuro?
Per molto tempo sono risuonate parole apprensive verso le fasce più giovani, come i bambini frequentanti la scuola elementare; un tema di discussione facilmente riscontrabile in qualsiasi talk show pomeridiano della televisione italiana, nel quale opinionisti vari esprimevano la preoccupazione per il gap di istruzione, ed il conseguente “ritardo educativo” che questi bambini subiranno in futuro, ma per chi si trova adesso a dover fare i conti con il proprio destino, ha forse qualche speranza? Per chi ha fame di vita, arde di sogni e ambizioni, c’è forse un futuro? Ad oggi l’ipotesi più rosea sembra risolversi nel passaggio da una videochiamata con un professore ad una videochiamata con dei colleghi d’ufficio, nell’utopistica possibilità in cui si riesca ad ottenere un colloquio e si venga selezionati per un posto vacante.

Che cosa è rimasto ai giovani che ricoprono quella fascia che va dai 20 ai 30 anni se non un debito pubblico da dover portare sulle proprie spalle, una pensione sempre più lontana, così come la possibilità di trovare un lavoro dignitoso che gli permetta di costruire la propria vita?
Ci hanno lasciato chiusi nel cassetto più difettoso dell’intero comodino, dimenticandosi delle nostre lauree, dei nostri titoli, degli stessi curriculum che altro non sono più che fogli per disegnare. Tuttavia, non si sono dimenticati delle nostre tasse universitarie, dell’alto costo dei corsi di formazione, di quel “cerchiamo giovani da formare con esperienza”. Come possiamo dimostrare di che pasta siamo fatti, noi giovani italiani, se non riceviamo il minimo supporto neanche dall’assistenza della rete wi-fi che non funziona più? Cosa è rimasto a noi giovani italiani, che indossiamo sempre la mascherina, igienizziamo le mani, manteniamo le distanze, e passiamo gli ultimi anni di gioventù a cercare di preservare quelle poche certezze verso il nostro futuro che abbiamo faticosamente conquistato? Si è parlato a lungo della “fuga di cervelli”, ovviamente venuta meno ma non totalmente scomparsa in questo periodo di pandemia, tuttavia ciò che ancora non è chiaro è quale sia l’intenzione del paese per far sì che ciò non avvenga. Aspettiamo con trepidante ansia il momento in cui venga riconosciuta la presenza di una popolazione giovane che un domani, più o meno vicino, si troverà a tener in mano le redini di un paese che chissà in quali condizioni ci verrà consegnato. Sempre più ragazzi rinunciano alla vita tra questi nostri confini perché non sono in grado di realizzarvi le loro ambizioni, non lasciamo che i pochi “fedeli” cambino idea fino a che la nazione non si troverà popolata (e decimata) da persone over 65.

Ridateci la voglia di sognare.
Ridateci la speranza che tutta la fatica fatta fino ad ora sia poi ricompensata, che i nostri meriti vengano riconosciuti.
Ridateci le opportunità, le attenzioni, anche solo quella lieve diceria che fossimo il futuro del paese, e non solo versatori di contributi e tasse.
Ridateci la possibilità di fare la nostra parte per aiutare a risollevare la nostra Terra da qualsiasi problema possa affliggerla.
Ridate la speranza a noi, gente che spera.

Articolo di Claudia Massotti