Fai come l’acqua
amica mia,
scorri e non ti fermare
c’è un tizio sulla riva
in attesa di un cadavere.
Vai come il fiume
tra gole e cascate,
sfreccia tra le rapide
e riposa se puoi
quando la superficie è piatta.
Fai come l’acqua
non ti fermare,
permea la terra
e trova una via,
il tuo canto sarà
un gran bel fiore.
Vai come il fiume
che all’occhio pigro
si adatta al corso
e ne segue la corrente,
ma in profondità erode
e sgomita con le sponde,
sconvolge interi paesaggi
e si fa strada,
così,
da sé.
Tratto dalla raccolta poetica
Spietate Speranze
di Gianluca Pavia
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