365 giorni, Libroarbitrio

“Musica da camera” James Joyce

faro

Venti di maggio, che ballate sul mare,
con gioia ballando un girotondo
di solco in solco, mentre sulle onde
la schiuma vola, riceve ghirlande
e abbraccia l’aria con archi d’argento,
vedeste in qualche luogo il mio vero amore?
Ahimé! Ahimé!
Venti di maggio!
Amore è infelice quando Amore è lontano!

365 giorni, Libroarbitrio

L’ Imagismo e il Vorticismo

Roma 22 dicembre 2013

Movimento poetico fiorito in Inghilterra e negli Stati Uniti tra il 1912 e il 1917, l’Imagismo ebbe   come capo scuola Ezra Pound, che ne sintetizzò gli obiettivi in una dura opposizione ai canoni poetici  tardo- ottocenteschi e nella scelta di metri e ritmi nuovi che presentassero le immagini non attraverso descrizioni analitiche, ma in sintetici quadri impressionisti.
Insoddisfatto della staticità dei concetti “imagistici”, soprattutto nella restrittiva interpretazione tecnicistica proposta da Amy Lowel, Pound si indirizzò verso il Vorticismo.
Quest’ultimo movimento, sorto in Inghilterra nel 1914 e interrotto dallo scoppio della guerra, ebbe molti elementi in comune con il Futurismo italiano nella poetica del “ritmo immobile”.
Compito dell’arte per i Vorticisti era infatti fissare  gli elementi dinamici della realtà e far quindi coincidere il punto di massima energia con la più assoluta immobilità.

A domani

Lié Larousse

 

365 giorni, Libroarbitrio

Ezra Pound “Vana”

Roma 21 dicembre 2013

Ezra Pound

Invano ho lottato
per convincere il mio cuore a piegarsi;
invano gli ho detto:
“Ci sono poeti più grandi di te.”
La sua risposta, come un vento, un suono di liuto
un vago lamento nella notte
che non mi concede tregua, dice sempre:
“Un canto, un canto.”
Gli echi si susseguono nel tramonto
cercando sempre un canto.
Ma io sono consumato dal lavoro
e vagare per infinite strade ha cerchiato di viola
e riempito di polvere i miei occhi.
Su di me c’è ancora un fremito nel tramonto,
e piccoli elfi rossi di parole gridano: “Un canto.”
Piccoli elfi grigi di parole chiedono un canto,
piccole foglie gialle di parole gridano “Un canto.”
Piccole foglie verdi di parole chiedono un canto,
le parole sono foglie, vecchie foglie gialle:
già dalla primavera il vento le porta
in cerca di un canto.

 

Ezra Pound, nacque a Halley, nell’Indaho, nel 1885 e morì in Italia, a Venezia, nel 1972.
Dopo la laurea, lasciò gli Stati Uniti per un lungo viaggio in Europa e dal 1908 al 1920 si stabilì a Londra, divenendo corrispondente di alcune riviste americane. Letterato, critico e saggista d’avanguardia, Pound fu scopritore e sostenitore di nuovi talenti poetici quali Frost, Lawrence, T.S.Eliot, Yeats e Joyce.
Fondò il movimento poetico detto “Imagismo” e successivamente il Vorticismo”.
Nel 1921 si trasferì a Parigi dove conobbe il Dadaismo e frequentò gli intellettuali più in vista.
Fortemente interessato al regime mussoliniano, scelse di vivere in Italia e a partire  dal 1925 abitò a Rapallo per un ventennio, legandosi a molti letterati italiani.
Nel 1945 venne arrestato dalle autorità statunitensi  per aver pronunciato discorsi di propaganda fascista antiamericana alla radio, e trascorse un periodo di prigionia in un campo di concentramento presso Pisa. Per evitare il processo per tradimento, fu dichiarato insano di mente e internato in un ospedale psichiatrico di Washington. Rilasciato nel 1958, trascorse gli ultimi anni a Venezia.
La sua opera fondamentale è costituita dai Cantos, poema complesso, in cui confluiscono culture ed esperienze letterarie di diversa origine.

A domani

Lié Larousse