365 giorni

CIN CIN – Gianluca Pavia – Edizioni Bestseller Books

Gianluca Pavia e la madre Giulietta (1990) - poesia CIN CIN.jpg

Oggi
sarebbe stato il tuo compleanno.
Avremmo festeggiato al solito:
antipasto, arrosto
e due bottiglie di rosso,
una serata a raccontarci
la vita che non si racconta.
Ci saremo asciugati le lacrime
ridendo del male, del bene
del vizio di bere.
I tuoi capelli vaporosi
la tuta stretta sui fianchi larghi
non avrei mai pensato
potessero mancarmi.
E invece guardami ora
disordinato come sempre
fragile come non mai
come i tuoi posacenere di cristallo
da riempire fino ad ammazzarti.
Perché la vita
la prendiamo sempre sottogamba
ma la morte falcia in scivolata
da dietro,
rosso diretto dritto sotto la doccia,
o in fondo al mare
con le onde che ti cullano
come non ho fatto mai
come non potrò fare più.
Posso solo brindare
ora e per sempre
cin cin
e buon compleanno.

di Gianluca Pavia

estratto dalla nuova raccolta #WHISKEYESODACAUSTICA
uscita 2020 per #BESTSELLERBOOKS
Lié Larousse DuediRipicca
#staytuned #stayduediripicca

 

365 giorni, Libroarbitrio

DALLA RIVA, CON GLI OCCHI – DuediRipicca

DALLA RIVA, CON GLI OCCHI foto di G.P.

Sai, pensavo che non so,
che posso solo immaginare
ma non so
se nei locali ti piace ballare
o startene in un angolo
a trasudare alcol,
acidi e cattivi pensieri.
Non so come ti piace il sesso,
se duro e violento
o semplicemente lento
se preferisci la notte
o il giorno,
il cinema d’autore
o il porno.
Non so su quale stazione
ti sintonizzi,
se cambi in continuazione
o resti sempre uguale,
se ami nuotare
immerso nell’acqua
e se nuoti il tuo mare
dalla riva, con gli occhi.

Dalla riva, con gli occhi,
alla radio solo interferenze
mentre canto solo
in una stanza.
L’amore lento ma deciso,
il drink forte ma secco,
la notte buia e tempestosa
è un ottimo cliché,
ma adesso parlami di te
delle tue angosce, delle paure
dei mostri nell’armadio
e di quelli nella testa,
perché rinunci sempre
ad essere te stessa,
luna pallida nell’aria fragile
e visto che ci sei
il finale trovalo te
che sei più brava di me,
sei musica vera
mica un bluff, come me.

365 giorni, Libroarbitrio

Seneca “Il Tempo” (X parte)

Roma 14 marzo 2014

Solo una voce. Desidero solo quella voce. Sua soltanto. Ogni altra inutile a proporsi. Ecco sì. Qui. Parlami. Penetrami negli orecchi. Nella mente. Sciogliti nel caldo del mio fiato liquido salmastro delta delle mie cervella putrefatte.
In che anno stiamo? Devo andare da Biagio per un drink di quelli forti! Come Biagio è morto? Ma in che anno stiamo?
L.L.

Alberto Giacometti

 

Seneca
Il tempo X

La vita si divide in tre momenti:
passato, presente, futuro.
Di questi il presente è breve, il futuro il dubbio,
il passato certo.
Se quest’ultimo la sorte ha perduto ogni potere:
il passato non può più dipendere
dal capriccio di alcuno.
…è la parte sacra e inviolabile del nostro tempo:
sta al di sopra di tutti gli eventi umani,
fuori dal dominio della sorte,
non presenta incognite, non è toccata da povertà
o malattie, non può essere sconvolta né esserci
strappata: la si possiede così com’è per sempre,
senza brividi. …basta un cenno e il passato ci
starà davanti e lo potremo valutare e trattenere…
Il presente è brevissimo, tanto da poter sembrare
inesistente; infatti è sempre in movimento,
scorre, precipita,
cessa di essere prima ancora di arrivare…

Sulla certezza del passato dissento, e siccome fin da bambina so che i miei pensieri vengono ascoltati dai morti, caro Seneca, se desideri controbattere sai dove trovarmi.

A domani
Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

Georg Trakl “Di sera il mio cuore”

Roma 15 gennaio 2014

Mandorlo

 

Di sera si sentono stridere  i pipistrelli.
Due morelli s’impennano sul prato.
L’acero rosso stormisce.
Al viandante appare sulla strada una piccola osteria.
Splendido gustare vino nuovo e noci.
Splendido: barcollare ubriaco nel bosco che s’oscura.
Tra i rami neri suonano tristi campane.
Sul viso gocciola la rugiada.

A domani
Lié Larousse