Era così pulito il cielo tutt’intorno
che strano dicevano i rami
è più leggera l’aria e il nido meno nero.
Ma sotto cadevano vecchini come foglie
uno le sue gialle per vergogna nascondeva
le tingeva di verde le legava strette al ramo
come bambine paurose a una grande mano.
O infanzia nostra e del mondo, se cadevamo,
un cerotto un bacio e via ci rialzavamo.
Le parole erano nuove, si baciavano in rima,
era il primo tempo, il tempo d’oro del Prima.
(camminavamo, cammineremo, ci rialzeremo).
Può la poesia dialogare con il presente?
Questa la domanda posta da la Lettura,
la poesia sopra è la risposta della poetessa Vivian Lamarque
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