365 giorni
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia
mi guida per il giusto cammino
per amore del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me
il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici .
Cospargi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita…
Io vedo un nuovo giorno,
un nuovo giorno prossimo a spuntare,
quando le cupe nuvole se ne saranno tutte andate
e il sole splenderà sopra un mondo libero.
Io vedo un nuovo giorno,
un nuovo giorno che rapido si avvicina
quando gli uomini saranno tutti fratelli
e l’odio sarà finalmente sepolto.
Io vedo un uomo nuovo,
un uomo nuovo ben eretto,
testa alta e cuore fiero
e che di nulla ha paura.
pietra di Luna si sveste al suo onice Cielo a lui soltanto mostra pallida i crateri dell’incessante belligeranza mentre sfiora la superficie della terra sprigiona disperdendo di lei grani di sabbia figlia della materia prima culla di mari del cosmo trascende il giorno per restagli dentro trasmuta umana abbeverandosi d’immaginario attendendo nuova notte
L.L.
Fotografia di Loris Giorgi
O padre nostro, trono d’oro, che nei cieli stai,
o Dio, cosmico sovrano, senza fine, etereo Tutto,
occhio totale, totale energia, totale reggimento,
più arcaico del tempo, alfa e omega d’universo,
base dei beati in assoluto, bagliore d’astri in firmamento,
tu, padre, tu ordisti maestà di sole e fiaccola
di luna, e fonti e fiumi e suolo e mare
vivificando il cosmo, nell’empio totale del tuo soffio;
celesti, terresti, gente stremata nell’abisso,
sotterranee schiere, tutte adempiono al tuo cenno.
Ora t’invoco, io, che sono cosa tua, qui dalla mia polvere,
dolente, passeggero, o mio Dio, io uomo minuto di fango
trafitto dal senso di colpe, in scorrere di pianto.
Ti supplico, padre senza morte, e dunque tu sorridi,
estirpami passione di mondo che strega i miei pensieri
e fascini d’inferno e dismisura dell’orgoglio.
Intridimi sempre nel cuore con corrente perenne del tuo soffio
perché t’ami eternamente, o mia Potenza estrema.
Angelo Poliziano
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