Roma 29 maggio 2013
Dalla lettura di ieri, in merito al filosofo Condillac e la sua teoria che tutte le facoltà umane derivano “tutte” dalla sensazione, abbiamo studiato che quest’ultimo ha contribuito con i suoi studi ad apportare una nuova visione della dottrina filosofica, questa dottrina è conosciuta con il nome di sensismo.
Tale dottrina considera ogni contenuto della mente il prodotto, più o meno raffinato, della sensazione.
La conoscenza, in altri termini, si riduce al sentire e alle operazioni di trasformazione operate dalla mente sui contenuti della percezione.
Le capacità psicologiche che chiamiamo intelligenza, memoria, attenzione, giudizio, non richiedono la presenza di alcun particolare o specifico principio.
Dopo essere stato sostenuto nell’antichità dai sofisti, il Sensismo è stato modernamente riproposto da Telesio, Campanella e soprattutto come stiamo leggendo da Condillac, che della dimostrazione di questo principio fece la ragione stessa del suo filosofare.
A domani
LL
Spunto di lettura:
Antologia di Filosofia
Demetra editore