365 giorni, Libroarbitrio

IL PRIMO DIO – MASSIMO VOLUME

vincent van gogh_vento

C’è forza nella pioggia che bagna il bordo del lavandino
e le mie braccia tese, oggi.
Non nelle colline, né nel cielo che tiene bassi gli uccelli
e ha i colori sbiaditi di una polaroid.
Emanuel Carnevali, morto di fame nelle cucine d’America
sfinito dalla stanchezza nelle sale da pranzo d’America
scrivevi.
E c’è forza nelle tue parole.
Sopra le portate lasciate a metà, i tovaglioli usati.
Sopra le cicche macchiate di rossetto.
Sopra i posacenere colmi.
Sapevi di trovare l’uragano.
Dire qualcosa mentre si e’ rapiti dall’uragano.
Ecco l’unico fatto che possa compensarmi
di non essere io l’uragano
Emanuel
Primo dio
Rimbaud
Preghiera a cose più belle di me
Rimbaud
Avvento della giovinezza
Immagine perfetta
Sensazione perfetta
E’ nella pioggia, oggi, il vostro grido.

365 giorni, Libroarbitrio

Moya Cannon “Colline”

Roma 12 dicembre 2013

Moya Cannon

Le mie colline  selvagge  avanzano altere,
e forse ho cercato, dopo tutto, nonostante tutto,
di liberarmi di loro,
delle mie buie colline blu,
che per me sono state la metà
del perimetro del mondo.
Così in basso mi sono chinata per cantare l’erica,
aggiustando il mio amore
in modo che elegantemente entrasse
in una disinteressata conversazione?

Chi penso di ingannare?
Conosco queste colline meglio dell’erica.
Conosco il blu delle loro spalle delicate.
Conosco il rosso dell’erba che cresce negli alti stagni
e gli appassionati chiarori e le oscurità
degli alti laghi paludosi.
E so anche come,
nelle tenebre invernali,
sentirò queste umide colline ululare nel mio sangue
come lupi.

Moya Cannon è una delle nuove voci della poesia irlandese.

E’ nata nel 1956 nell’Eire, a Dunfanaghy, città della contea di Donegal.

Ha pubblicato la sua prima raccolta poetica dal titolo Oar nel 1990, ricevendo importanti riconoscimenti.

A domani

Lié Larousse