365 giorni, Libroarbitrio

“Ode su un’urna greca & Ode a un usignolo” John Keats

Ricardo Fernandez Ortega

Avere un sorso di vino!
Da lungo, lungo tempo
raffreddato nelle profonde caverne della terra,
dal sapore di Flora, di campagna verde,
danze, canti provenzali, e allegria solare!
Poter bere una coppa colma del caldo Sud,
colma di rossa, vera Ippocrene,
con perle, bollicine scintillanti all’orlo,
e la bocca una purpurea macchia;
potessi io bere, e non visto abbandonare il mondo
e via, con te svanire nella foresta oscura.

Via! Via! Volerò da te, 
non portato da Bacco e dai suoi leopardi,
ma sulle ali invisibili della poesia,
anche se lenta e dubbiosa la mente indugia:
con te, di certo, tenera è la notte…
Ma qui non c’è alcuna luce,
se non quella che dal cielo le brezze hanno soffiato 
attraverso verdeggianti oscurità
e tortuosi sentieri di muschio

365 giorni, Libroarbitrio

La tragica morte di Percy Bysshe Shelley

Roma 22 luglio 2013

Poeta romantico per eccellenza, personalità inquieta, dalla vita sregolata, dallo spirito libertario e dal pensiero tanto intenso quanto contraddittorio, Shelley nelle sue opere espresse una natura visionaria e immaginifica, intense emozioni e una forte tensione alla libertà morale.

Il suo impegno sociale, la posizione politica, il suo credo scientifico ben rappresentarono lo spirito  del secondo Romanticismo inglese, in cui le dottrine umanitarie e democratiche si mescolarono al culto della natura e all’alta considerazione per i progressi della scienza.

Dopo gli scritti  poetici  del primo periodo, prevalentemente ispirati agli ideali di una riforma radicale di tipo socialista, le opere più importanti furono scritte da Shelley  durante il suo soggiorno in Italia.

Tra gli scritti satirici i più significativi sono La maschera dell’anarchia, Edipo tiranno, I Cenci.

Tra i drammi Il Prometeo liberato canta la vittoria dell’amore e della giustizia fra gli uomini, in una società senza classi.

Gli scritti di interesse autobiografico ispirati dalla natura, gli amori e le personali emozioni del poeta, comprendono liriche affascinanti, come la famosa Ode al vento d’Occidente, l’elegia Adonais, scritta in morte di john Keats, l’Ode all’allodola, l’Inno alla bellezza intellettuale, La nuvola.

” Il 1° liglio del 1822 il poeta Percy, Williams e il loro marinaio partono per Livorno con la barca  da loro battezzata Ariel, per incontrare Byron e Leight Hunt, in vista della pubblicazione di un giornale politico di cui Leight sarebbe stato editore. Incontrato Byron al porto di Livorno ripartono il giorno 8 in una giornata di cielo sereno che si copre però poco a poco, e di brezza leggera che soffia in direzione di Lerici. La partenza fu ritardata sin verso le due, quando già qualcuno al porto prevedeva l’uragano. (…) La tempesta arrivò terrificante, annunciata da fumi sul mare e da una calma troppo greve nell’aria: durò qualche ora…(…) Dopo cinque giorni, il corpo di Shelley venne  ritrovato  su una spiaggia, tra la sabbia  e una pineta, vicino Viareggio. L’Ariel doveva aver fatto naufragio a dieci miglia al largo”.

A domani

LL