365 giorni, Libroarbitrio

La bellezza che vi è dietro il dolore – Claudia Massotti

Sei decadente.
Una natura morta.
Sei un verso stramaledetto di Rimbaud.
Ed un imperativo di Salinas.

Hai radici forti, come la quercia millenaria
che troneggia nelle più fitte foreste,
Ma rami scarni, che tentano di resistere
allo spietato vento dell’amore e finiscono
per piegarsi a questo fenomeno naturale. 

Hai un cuore pesante, costernato, ed occhi grandi
di chi ha sentito le urla morire in gola
e farsi spazio tra le lacrime.
Sei fatta di vetri rotti come nel peggiore dei mosaici.
Ti aggrappi ai ricordi per non finire a pezzi.

Sei tutte le sfumature del cielo.
Sei la gradazione di ogni colore che domina nell’Eden,
ma che si posa sugli oggetti più inadeguati.
Sei la luce fioca dell’alba,
che si posa indistintamente su ciò che incontra. 

Sei un giocattolo difettoso:
una Barbie a cui han colorato i capelli
tagliuzzato una gamba.
Sei un gioco sdegnato dai bambini,
perfettamente piena delle tue imperfezioni. 

Sei decadente.
Sei colori di Munch che scappano dalla tela,
E sei i versi ridondanti di Pascoli che suonano in testa.
Sei quella rondine che non torna al nido.
Sei i rondinini torturati dall’attesa. 

Sei le cose belle della vita che arrivano inaspettate.
Sei così tutto e così niente da non capire più i confini,
i limiti e tutti gli ostacoli che incontro sul cammino.
Sei tutte le volte che mi perdo e mi ritrovo,
le volte in cui affogo tra i pensieri e fatico a rimanere a galla. 

Sei decadente.
La bellezza che vi è dietro il dolore.
Sei decadente.
Sei viva.

poesia di Claudia Massotti

365 giorni, Libroarbitrio

COSA RIMANE – La poesia in musica di Emilio Stella e Er Pinto

Emilio-Stella-&-Er-Pinto---Cosa-Rimane

La copertina del singolo è stata disegnata a mano
e colorata in digitale dall’illustratore e Street Artist, Mattia Yest.

Quanto spesso ci chiediamo come vivono la loro vita artistica cantautori e poeti, come passano le giornate? Li sappiamo di notte tra concerti e presentazioni di libri e dischi, li immaginiamo a feste circondati da fiumi di alcool e belle donne fino a mattino, ma che significa essere un poeta e un cantautore per davvero, nell’epoca contemporanea, a Roma, durante una pandemia globale?

Ce lo raccontano il cantautore Emilio Stella ed il poeta Er Pinto, con Cosa Rimane, due uomini che non amano essere etichettati come “artisti” perché per loro l’arte non è un mero status quo ma è una vocazione che ha delle solide basi nella vita di tutti i giorni, con tutto ciò che di buono e cattivo essa porta in se’, con “il peso delle cose” che si trascina dentro ci scriverebbe Er Pinto, con una testa ed un animo tutto “Suonato” ci canterebbe Stella, perché queste non sono solo parole scelte e virgolettate a caso, ma sono i titoli delle loro ultime opere d’arte, uno in poesia l’altro in musica. Con la parola entrambi giocano e la rispettano cercandola, studiandone il significato, apprezzandone la musicalità e il ritmo, ed è proprio questa loro vita di parole che li ha fatti incontrare, un giorno, anni fa per Roma.  Così con il tempo idee e intuizioni si sono trasformate in sceneggiature teatrali e canzoni, con  “E io te amo” (2015) hanno regalato alla loro città Natale una poesia che in brevissimo tempo è diventata una delle più belle dichiarazioni d’amore a Roma, per poi approdare a teatro con lo spettacolo “Tutte le Strade Portano ar Core”, con la partecipazione dell’attore Ariele Vincenti, durante lo spettacolo raccontano di un viaggio in musica e poesia che parte dalla periferia per arrivare al cuore pulsante della città.

Ma è in questi ultimi due mesi, quando il mondo si è ritrovato a fronteggiare una pandemia a cui nessuno era preparato che i due hanno unito riflessioni a passione con ore e ore di discorsi, che si sono tramutate in una minuziosa ricerca, e questa ricerca è divenuta la stesura del  brano scritto a due mani: Cosa Rimane.

A fare da sfondo al brano la passione per uno dei grandi maestri della musica italiana: Rino Gaetano. Immaginando di poter duettare con il loro idolo, i due artisti romani, hanno scritto un omaggio che prende ispirazione dalla “Fontana chiara un poco dolce e un poco amara” cantata dal loro mentore.
Cosa Rimane è una vera e propria poesia musicata, e poi suonata dai musicisti che spesso accompagnano Emilio Stella nei suoi tour in tutta Italia: Primiano Di Biase (piano) – Ruggero Giustiniani (percussioni) – Samuel Stella (chitarre) – Davide Costantini (basso)

 

La data del release è domani
2 Giugno 2020

 

di seguito il link per il Pre-Save su Spotify e il Pre-Order su ITunes

PRESAVE DIGITAL STORE: https://tropicana.lnk.to/CosaRimanePre

 

Il brano Cosa Rimane è sotto Edizioni Aloha Dischi/Tropicana
e distribuito digitalmente da Artist First.
Booking e management: alohadischi@gmail.com
Alessandro Martinelli:    +39 3397992043

 

articolo di Lié Larousse
http://www.libroarbitrio.com

 

365 giorni, Libroarbitrio

Scrivere la vita – Vincent van Gogh

 

Vincent-Van-Gogh-Ragazza in un bosco -agosto 1882

“Non pensare che io mi ritenga perfetto – o che pensi di non avere alcuna colpa del fatto che molte persone mi considerano un tipo sgradevole. Spesso sono terribilmente malinconico, noioso e irritabile – bramo compassione come per una sorta di fame o di sete – quando non ottengo compassione fingo indifferenza, parlo con durezza e a volte getto anche un po’ d’olio sul fuoco. Non amo stare in compagnia e frequentare le persone, parlare con loro mi è spesso doloroso e difficile. Ma lo sai qual è la causa se non di tutto, almeno di una gran parte? Semplicemente il nervosismo – questa mia terribile sensibilità sia fisica sia morale mi deriva in realtà dagli anni in cui sono stato così infelice.”