365 giorni, Libroarbitrio

“Sogna il guerrier le schiere” Pietro Metastasio

Tra me e me Pietro Mancini

Opera “Tra me e me” di Pietro Mancini

Dovunque il guardo giro,
immenso Dio, ti vedo:
nell’opre tue t’ammiro,
ti riconosco in me.
La terra, il mar, le sfere
parlan del tuo potere:
tu sei per tutto; e noi
tutti viviamo in te.

365 giorni, Libroarbitrio

“La satrapia” di Costantino Kavafis

ANGELO NERO 8F

Che disastro!
sei fatto per cose grandi e belle
e hai sempre questa sorte infame
che coraggio e successo ti rifiuta;
hai consuetudini vili come intralcio,
meschinità,
indifferenze.
Ed è tremendo il giorno che ti arrendi
(il giorno che rinunci e ti dai per vinto)
e ti metti in cammino verso Susa
per andare a trovare il re Artaserse
che benigno ti accoglie alla sua corte
e ti offre satrapie e favori.
E tu li accetti con disperazione
queste cose di cui non sai che farti.
Ben altro chiede l’anima, per altre cose piange:
per le lodi del popolo e dei Saggi,
i preziosi e difficili consensi;
e l’Agorà, il Teatro, le Ghirlande.
Come può darti tutto ciò Artaserse?
La satrapia può darti queste cose?
E senza queste, me la chiami vita?

365 giorni, Libroarbitrio

Sogna il guerrier le schiere

Roma 4 maggio 2013

Sogna il guerrier le schiere

Sogna il guerrier le schiere,

le selve il cacciator,

e sogna il pescator

le reti e l’amo.

Sopito in dolce obblio,

sogno pur io così

colei,  che tutto il dì

sospiro e chiamo.

I numerosi testi scritti da Metastasio furono musicati da quasi tutti i compositori del suo tempo.

Il solo libretto Artaserse, da cui è tratta la poesia che abbiamo sopra letto, fu musicato da un centinaio di autori.

Metastasio ridette dignità letteraria ai drammi musicali, poiché concepì i loro libretti come entità letterarie già perfette.

Riformò il melodramma anche in alcuni aspetti  strutturali: separò la razionalità dalla sensibilità, cioè l’azione, affidata  a lunghi recitativi, dall’effusione lirica, limitata alle arie conclusive di ogni scena ed eliminò definitivamente qualsiasi elemento comico dall’opera seria, tenendo ben distinti i due generi.

A domani

LL