365 giorni, Libroarbitrio

Come foglie di coca – Gianluca Pavia

Vladimir Kush - Rainy Night dream

Talmente stanco
da non riuscire più a dormire
o pensare
con l’anima in trincea
pronta ad un’altra guerra
senza tregua
disarmato, o forse solo
disilluso
l’emotività s’è coagulata
su una lama
gettata via tra i rifiuti
in una discarica di tradimenti
sommersa
da ricordi tossici di storie radioattive
lasciandoti solo
sete di sangue
che sommessa sale
sfamandoti con rabbia
e rancore
radici amare
da masticare piano
per stringere i denti
ed andare avanti,
come foglie di coca
per guerriglieri andini.

Gianluca Pavia

 

365 giorni, Libroarbitrio

“Il soldato vanaglorioso” Tito Maccio Plauto

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Abbiate cura che il mio scudo sia più splendente che non i raggi del sole in una bella giornata, in modo che, quando si presenti l’occasione, nel momento in cui si verrà alle mani, il suo splendore possa abbagliare la vista ai nemici.
E’ mio desiderio, infatti, consolare questa mia spada, perché non si lamenti più e non si perda d’animo, rimproverandomi che da troppo tempo io già la tengo oziosa, questa poverina, che è smaniosa di far salsicce della carne dei nemici!

365 giorni, Libroarbitrio

“Io sono il capitano della mia anima” William Ernest Henley

 

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio qualsiasi Dio possa esistere
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.