— SUBURRA —
Un pezzo sociale più che un pezzo politico
Critica l’effimero, il razzismo, l’ignoranza, l’apatia e il “malaffare”.
E’ un brano duro e senza mezzi termini,
poco incline a intrattenere e più idoneo a far pensare.
Critica l’effimero, il razzismo, l’ignoranza, l’apatia e il “malaffare”.
E’ un brano duro e senza mezzi termini,
poco incline a intrattenere e più idoneo a far pensare.
“Suburra”, con un chiaro riferimento al film di Sollima, é il secondo estratto da “Rivincita”, uno dei dischi più potenti e massicci sfornati dalle cantine Street Label Records da Daniel Mendoza. Il brano, tipicamente hardcore seppur con una struttura sonora classica, maneggia il tema della strumentalizzazione e dell’individualismo tipico dei giorni nostri. Una componente tutta Italiana, che porta la gente a seguire la massa, a criticare il sistema senza però mai porsi in posizione antagonista nei confronti di soprusi e ingiustizie. Un’epopea dell’indignato che ingoia nell’accettazione passiva.

Daniel Mendoza, attraverso un ormai consolidato stile lirico fatto di metafore e immagini forti, accompagna il brano a un video clip che ne valorizza gli aspetti conscious. Curato da Virginia Pavoncello (Second Life Records), il video si ambienta in luoghi simbolici come ad esempio centri di accoglienza e sale slot alternando la bellezza di Roma alle periferie più degradate. Una fusione fra il bene e il male, metafora del quotidiano Italiano.
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