365 giorni, Libroarbitrio

“La tempesta” di Aleksandr Puskin

Roma 4 aprile 2014

La tempesta

Che t’importa del mio nome?
Esso morirà, come il triste rumore
Dell’onda, che batte contro una lontana riva,
Come un suono notturno in un profondo bosco.

Esso sul foglietto di un album
Lascerà una morta traccia, simile
Al ricamo di una iscrizione tombale
In una lingua sconosciuta.

Che c’è in questo nome? Da tempo dimenticato
Nelle agitazioni nuove e ribelli,
Alla tua anima esso non darà
Puri, teneri ricordi.

Ma nel giorno della tristezza, nella quiete,
Pronuncialo con nostalgia;
Di’: c’è una memoria di me,
C’è al mondo un cuore nel quale io vivo…

 

A domani
Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

“Eugenio Onegin” di Aleksandr Puskin

Roma 18 febbraio 2014

Pushkin_portrait Onegin

Lettera di Tatiana a Onegin 

” Vi scrivo – che altro più? Che cosa posso dire ancora? Lo so, ora sta alla vostra volontà punirmi col disprezzo. Ma voi, se troverete almeno una briciola di pietà per il mio triste destino, non mi abbandonerete.
Dapprima avrei voluto tacere; credetemi, non avreste mai conosciuto la mia vergogna, se io avessi avuta la speranza di vedervi nel nostro villaggio, pur raramente, pure una sola volta la settimana; di udire soltanto la vostra conversazione, di dirvi una parola almeno, e poi pensare, pensare sempre ad una cosa soltanto, giorno e notte, fino al nuovo incontro…Un altro!…No, a nessuno al mondo avrei dato il mio cuore! E’ stato decretato nell’alto consiglio divino…E’ volontà del cielo: io sono tua; tutta la mia vita è stata un pegno del fedele incontro con te; so che tu mi sei stato mandato da Dio, fino alla tomba tu sarai il mio angelo custode. Tu mi sei apparso nei sogni; prima ancora di vederti, tu mi eri caro; il tuo sguardo meraviglioso mi faceva languire; nell’anima mia da tempo risuonava la tua voce…”

A domani
Lié Larousse

 

365 giorni, Libroarbitrio

La Poesia salva la vita

Roma 4 agosto 2013

Poesia

Muse, che tante volto ributtai,

importune correte a’ miei dolori,

per consolarmi sole ne’ miei guai

con tai versi, tai rime e tai furori,

con quali ad altri vi mostraste mai,

che de mirti si vantan ed allori…

Giordano Bruno

Le mie poesie portano un dolce profumo

come nell’aiuola tua preferita il giacinto.

Herman Hesse

E’ povero il mio dono, flebile la mia voce,

ma io vivo il mio essere sulla terra

 è di consolazione a qualcuno…

Evgenij  Baratynskij

Ti servono davvero le mie rime?

Ti danno coraggio e cibo nelle chiare

nelle scure tue solitudini preziose…?

Gerardo Diego

Rima, sonora compagna…

un tempo il tuo bel cinguettare

calmava l’anima mia,

la mia angoscia sapeva addormentare,

mi blandivi e vezzeggiavi,

lontano dal mondo mi portavi

in remote terre di magia.

Aleksandr Puskin

Le parole della poesia, come aboliscono

la morte desiderandola, così annullano

il dolore.

Toti Scialoja

A domani

LL

Spunto di lettura:
Antologia illustrata della poesia
Elvira Marinelli
Demetra Editore

365 giorni, Libroarbitrio

Viaggio d’inverno : Aleksandr Puskin

Roma 28 luglio 2013

Nella nebbia a onde

la luna si fa strada,

e una triste luce diffonde

sulla triste radura.

Sulla noiosa via invernale

baldanzosa va la troika,

la campanella tintinna

monotona e affannosa.

Nel canto del postiglione

c’è qualcosa di famigliare:

ora allegria che avvampa,

ora dolore del cuore…

Non si vede nero di capanna,

non si vede fuoco, solo vuoto  e neve…

solo i pali delle verste

vengono incontro a me…

Noia, tristezza…ma domani, Nina,

domani sarò da te,

non smetterò più di guardarti,

vicino al camino dimenticherò tutto.

Poi la lancetta delle ore

concluderà il suo giro,

e allontanati gli importuni

la mezzanotte ci unirà.

Mesta e gioiosa, Nina, è la via,

il postiglione si  è addormentato,

la campanella è una nenia,

il volto della luna s’è annebbiato.

Aleksandr Puskin

Nuovamente, sotto un cipresso avido di calore, scrivo di lui, Aleksandr Puskin, poeta, drammaturgo e romanziere, perché egli amò senza remore, e dai suoi versi possiamo assaporare tanto amore.

Amore per la vita,

amore per la letteratura,

per il futuro incerto,

per l’incerta attesa

del viaggiatore e del suo ritorno.

Amore per l’amore.

Lié Larousse

A domani

LL

365 giorni, Libroarbitrio

Aleksandr Puskin: Poesie

Roma 12 giugno 2013

 

Tratto da Poesie:

A    K***

Ricordo il momento incanto:

davanti a me tu sei apparsa,

come una fuggitiva visione,

come il genio della pura bellezza.

Nelle angustie di una disperata tristezza,

negli scompigli della rumorosa vanità,

risuonava a lungo in me la tenera voce,

e sognavo i cari lineamenti.

Passarono gli anni. L’impero ribelle delle tempeste

disperse i sogni di un tempo,

e io dimenticai la tua tenera voce,

i tuoi lineamenti celesti.

Nella solitudine, in una tenebra di carcere

si trascinavano cheti i miei giorni

senza un dio, senza ispirazione,

senza lacrime, senza vita, senza amore.

All’anima fu dato il risveglio:

ed ecco di nuovo tu apparisti,

come una fuggitiva visione,

come il genio della pura bellezza.

E il cuore batte nell’ebbrezza,

e per il cuore sono risorti di nuovo

e il dio, e l’ispirazione,

e la vita e le lacrime e l’amore.

di

Aleksandr Puskin

A domani

LL