365 giorni, Libroarbitrio

José de Espronceda “A una stella”

Roma 16 luglio 2013

Tratto da  A una stella 

Chi sei tu stella misteriosa

timida e triste tra le mille stelle

che quando guardo il tuo fulgor dubbioso

turbato sento battere il mio cuore?

E’ forse la tua luce triste ricordo

di un antico perduto splendore,

quando ingannata come me credesti

eterna la fortuna che passò?

 Poeta, romanziere e drammaturgo spagnolo tra i maggiori interpreti del Romanticismo iberico, José de Espronceda nacque ad Almendralejo, nell’Estremadura, nel 1808.

Liberale progressista, fu processato e costretto a lasciare la Spagna.

Si rifugiò a Gibilterra, poi in Portogallo, a Londra e infine a Parigi.

Rientrò a Madrid solo nel 1834 e continuò con coraggio e convinzione a lottare come assertore di un estremo liberalismo.

Nel 1840 de Espronceda pubblicò Poesie liriche  e il racconto in versi Lo studente di Salamanca, singolare variazione sul tema tradizionale del don  Giovanni, che narra le macabre nozze dell’empio Felix de Montemar con lo scheletro dell’ultima donna da lui tradita.

Successivamente iniziò la pubblicazione del poema Il diavolo mondo, che rimase interrotto dalla morte avvenuta nel 1842.

Opera pienamente romantica, sconcertante  e affascinante nel suo fantastico caos di motivi, linguaggi e immagini, il poema si propone di raccontare, attraverso le peripezie  del protagonista Adan, la storia dell’intera umanità con le sue lotte, i suoi dolori, le delusioni, i dubbi.

A domani

LL