365 giorni, Libroarbitrio

“Note di un pittore” Egon Schiele

Egon Schiele, Mime van Osen (detail), 1910

Gli alti alberi
filavano lungo la strada.
Trepidi uccelli vi pigolavano.
A grandi passi con rossi occhi cattivi
percorrevo le strade bagnate.

Nere le nubi temporalesche
rotolavano alte dappertutto –
boschi d’acqua ammonitori.
Baite bisbiglianti e alberi mormoranti –
andavo incontro allo scuro torrente –
uccelli, simili a pallide foglie al vento.

365 giorni, Libroarbitrio

Vittoria Aganoor (seconda parte)

Roma 21 ottobre 2013

Vittoria Aganoor Pompilj

Di origine armena, Vittoria Aganoor nacque a Padova nel 1855.

In questa città conobbe e frequentò il poeta Giacomo Zanella, che la introdusse nel mondo della poesia.

Trasferitasi a Napoli, fu seguita nelle sue prime prove poetiche dal letterato Enrico Nencioni.

La natura autobiografica dei suoi versi inizialmente la trattenne dal pubblicarli e infatti solo nel 1900 la sua prima raccolta Leggenda eterna vide la stampa.

L’anno successivo conobbe il letterato e uomo politico perugino Bruno Pompilj, che, pieno di ammirazione per i suoi versi, si innamorò di lei e le  chiese di sposarlo.

Poetessa colta dallo stile un po’ classico e un po’ decadente pubblicò nel 1908 Nuove liriche.

Vittoria Aganoor Pompilj  morì prematuramente nel 1910 e il marito, in preda alla disperazione, si suicidò sulla sua tomba poche ore dopo la sua sepoltura.

Postume, nel 1921, vennero date alle stampe le Poesie complete.

 

Noi parliamo, ma so io
quel che pensate
veramente? E voi sapete
quello ch’io penso?
Vittoria Aganoor

A domani

LL