
C’era una volta un re … adesso i regni non ci sono più ma in Val Pusteria c’è un signore che domina tra Italia e Austria.
PAPIN è il nome che tutti i ciclisti conoscono. È il re della bicicletta. L’imperatore delle ciclabili tra San Candido Cortina e Brunico e Lienz in Austria. La famosa ciclabile San Candido Lienz è battuta dalle bici di Papin, 52 chilometri nel bosco e lungo il fiume Drava.
Vuoi fare la ciclabile ma ti sei portato il cane e non puoi farlo correre così a lungo?
Papin ti dà la bici con carrellino per il cane, se invece del cane hai i gemelli al seguito, si aggancia alla bici il carrello per i pargoli. Se poi strada facendo ti si rompe la bici, può sempre accadere, arriva il camion e la sostituisce. Insomma qualsiasi percorso tu voglia fare, Papin ha la bici giusta. Se la bici ti da problemi ci pensa Papin. Le sue bici ancora non arrampicano sulle ferrate ma ci manca poco. Anch’io ho arricchito un po’ Papin. Due volte siamo andati a Lienz, due volte ci siamo fatti tutta la strada fino alla scritta ENDE cioè FINE. Che soddisfazione, come aver vinto una tappa di montagna del Giro d’Italia. Forse mi sono scordata di dire che i 52 chilometri sono tutti in leggera discesa e con poche curve, fa poco Giro d’Italia ma va bene lo stesso. Arrivati in città si fa come fanno tutti: ci si schianta in un bar della piazza per recuperare velocemente le poche calorie che si erano perse. Sacher Torte e Würstel con patatine fritte dominano la scena. Si mangia e si esulta e ci si lamenta che il sellino ha massacrato il didietro. Soddisfatte le esigenze primarie di mangiare e bere arriva il momento di tornare in Italia a San Candido. Rifare la stesa strada, questa volta in salita, e per di più doloranti per la mancanza di allenamento, non è pensabile. Ma le ferrovie Italo-Austriache hanno dei treni speciali dove si caricano le bici che vengono agganciate alle rastrelliere, in ordine preciso per scaricarle alla fermata giusta. La tua.

Ci sono ciclisti bravissimi che si arrampicano per la terribile salita di Passo Stelvio, ci sono ciclisti che ti gelano il sangue quando li vedi andare allegramente sui sentieri più impervi di montagna, in mezzo ai sassi, cosa che se perdono l’equilibrio precipitano a valle, eppure noi che affittiamo da Papin bici normali per un’intera giornata ci sentiamo eroi.

Articolo di Renata Covi
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