.arriva da nord ovest, oggi, questo vento scalmanato
impiccia i capelli,
li appiccica alle lacrime,
ingarbuglia i ricordi,
e non lo sai più, se sperare di averli solo sognati
e non di disperare
perché invece sai che li hai vissuti,
e intanto da nord ovest lui sormonta e sferza,
incasina e silenzia questo nodo alla gola
e inciampo,
in me,
nei miei piedi immobili,
si sono fermati qui, in questa città,
come in attesa aspettano un mio passo
ma io che aspetto?
ci sono giorni come oggi
che il vento non m’è complice né clemente
e proprio non lo so alla fine da me
cosa ci si possa aspettare
ma si dice che qualsiasi cosa accada
l’acqua continua lo stesso a scorrere sotto i ponti
e il nodo alla gola ora morde
strizza la bocca dello stomaco
strappa un pezzo di cuore
ma ancora attendo, e sussurro una preghiera
o forse è solo una supplica
la codardia ci ferma tutti, me per prima
un ragazzo s’avvicina,
si sfila le cuffiette e grida – cosa?
raccolgo la mia ansia colpita dal vento,
mi volto a nord est
– una catastrofe annunciata, mormoro
nella quiete torbida di una tempesta assopita, penso
e del ragazzo vedo la schiena sparire
in una mischia di ombre e corpi
mi sporgo dal ponte, guardo giù
ed è proprio come dicono
qui sotto il Tevere tracima acqua e non la smette d’infuriarsi,
baccaia, fa la voce grossa
ma chi ti sta a sentire adesso,
che con questo sole a farti bello non fai nemmeno troppa paura,
ora che se sei tanto incazzato
è solo per colpa del vento,
che oggi poi, arriva da nord ovest,
per infastidire capelli
e ricordi fragili.
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