
“L’ispirazione, si nascondeva dietro ogni angolo, dietro ogni vaso, ogni fiore, ogni bellezza, ogni penna, ogni pezzo di carta, ogni gingillo e soprammobile. I quadri erano disposti con una cura e una perfezione berniniana. Tutto fluiva in quel fumo che si mescolava all’aria creando una stabilità d’intenti e di desideri inimmaginabile per chi non è stato seduto su quel divano e non ha avuto esattamente le nostre esperienze e le nostre illuminazioni. È semplicemente così. Quel raggio di luce sul tavolino in un giorno di smog, oscuro, in quell’angolo di mondo senza Dio (?). Eravamo lì e celebravamo assieme, e come in un dipinto decadente, auto creavamo la nostra tela sotto le pennellate di colore spesse e decise. Flussi e riflussi di coscienza. La marijuana in quel contesto era un catalizzatore di pensieri e di entità invisibili.
Creatore enteogenico.”
Siamo arrivati alla lettura del capitolo 12, seconda parte, nel link di seguito i capitoli audio e quello che vi siete persi di KARMA HOSTEL, romanzo in lettura gratuita di Francesco De Luca
http://www.karmahostel.it/2018/03/12/parte-1-capitolo-12-2/
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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