Ah, a noi ci va così, così bene
Che non so che cosa dire
Tu diresti c’est la vie, ah
Ma stai bene? hai mai visto un’alba così?
Ti guardo ed è già Halloween, non è che c’hai un Aulin
Lo vedi ho preso il volo come un fottuto monaco Shaolin
Nei testi cito sempre Dio, scusami se insisto
Ma mi chiamo Salmo, e faccio rap di Cristo
Quando non c’era l’iPhone, l’alba senza il filtro
Somigliava a Zion, le scritte in un dipinto
Ma dicono che il sole, non abbia più un amico
Perchè quando sali su, io sono già sparito
No ma dimmi se c’è un altro posto del genere, (eh, eh)
Ma dimmi se c’è un altro posto del genere (eh, eh) e non credere
Chiedi alla polvere prima che diventi cenere
Per quanto tempo ti devi nascondere dietro le tenebre
Ah, a noi ci va così, così bene
Che non so che cosa dire
Tu diresti c’est la vie, ah
Ma stai bene? hai mai visto un’alba così?
Ah, off-topic
Vedo i mostri come a Milwaukee
Occhi grandi come telescopi
Con quella faccia come te le scopi?
Se questa è la fine, è la fine dei giochi
Il sole è per pochi
Cammino come Dead Man Walkin’
Quando non c’era l’iPhone
L’alba senza il filtro, somigliava a
Mmmh, mmh, mmmh, mmhhh
Perchè quando sali su, io sono già sparito
No ma dimmi se c’è un altro posto del genere (eh, eh, eh) e non credere
Ah, a noi ci va così, così bene
Che non so che cosa dire
Tu diresti c’est la vie, ah
Ma stai bene? hai mai visto un’alba così?
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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