
In un mo(n)do o nell’altro
io e te, ci si dovrà incontrare.
Con l’unica certezza che rimane
di non lasciarsi andare.
Per la voglia di fuggire via
per rispetto di chi crede ancora alla magia.
Sono un uomo che siede comodo sulla sua malinconia.
E che ogni tanto scrive
quando il mondo brucia per la troppa frenesia.
Ma che bel modo hai
di essermi, di esserci.
Ma che bel modo sei
di vivermi, di viverci.
Ma tu lo sai come si fa a rimanere soli tra la gente ?
Quando ad ascoltare non ce la fai più.
Intendo dire, soli veramente.
Come si fa a superare la corrente gelida che scorre
tra ciò che è giusto fare e tutto ciò che serve per cambiare ?
A me piace sognare
soffro d’una rara malattia chiamata ipotermia neurale.
Se non penso io mi sento male.
Ma non stiamo qui a tergiversare.
Non ho più voglia di parlare.
Vieni a respirare qui con me. Vienimi a trovare.
Con una scala o una poesia per poter guardare fuori.
Ti parlerò di libertà.
Io.
Ti vestirò di fiori.
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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