
una volta ero mora
sono stata amata
sono stata scopata
hanno scritto di me
sangue cuore e sperma
hanno inciso il mio corpo
poi sono stata rossa
ho ispirato poeti
fotografi scrittori
hanno scritto romanzi
saggi e innumerevoli poesie
il colore dei capelli
non contava nulla
arrivavano artisti
da tutto il mondo
per guardarla mentre
ondeggiava quella chioma
si diceva che chiunque
avrebbe potuto essere
ispirato da colei
che possedeva l’iridescenza
l’amore che ho dato
con tutta me stessa
lo hanno preso
strappato e gettato via
e ora non ho più niente
è finito tutto
sono rimasta sola
con le mie lentiggini
gli occhi scuri
e i capelli rossi
io sono musa e caos
ho incontrato un solo
uomo che ha avuto
il coraggio di non scrivere di me
della mia bellezza diceva
che avevo due nei
agli angoli della bocca
e di questo non avrebbe
mai potuto scrivere
non ho mai capito
per quale ragione
i poeti sono meteoriti
caduti sulla terra
vanno a capo
per stravolgere il mondo
ormai ho capito
che non serve scrivere
delle cose belle
col rischio di perderle
mentre i polpastrelli
iniziano a sanguinare
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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