
Avanzai verso la parte luminosa della sala dove parecchie forme umane si agitavano attorno a un tavolo, e non appena la luce mi raggiunse, facendomi riconoscere, un potente evviva scosse le profondità sonore del vecchio edificio.
“E’ lui! E’ lui!”, gridarono insieme varie voci.
“Diamogli la sua parte!”
Il dottore stava in piedi accanto a un tavolo su cui c’era un vassoio carico di piattini di porcellana giapponese. Con una spatola estraeva da un vasetto di cristallo un pezzo di pasta o marmellata verdastra, grosso all’incirca come un pollice, e lo posava su ogni piattino, accanto a un cucchiaio d’argento dorato.
Il viso del dottore era raggiante di entusiasmo; gli occhi sfavillavano, gli zigomi s’imporporavano, le vene delle tempie formavano un disegno sporgente, le narici dilatate aspiravano l’aria con forza.
“Questo vi sarà detratto dalla vostra porzione di paradiso”, mi disse porgendomi la dose che mi spettava.
Dopo che ciascuno ebbe mangiato la sua parte, fu servito il caffè alla maniera araba, cioè con il fondo e senza zucchero.
Poi ci mettemmo a tavola.
Una tale inversione negli usi culinari avrà probabilmente sorpreso il lettore; infatti non si è soliti bere il caffè prima della minestra e in genere le marmellate si mangiano all’ultimo.
La cosa merita decisamente una spiegazione.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
Mostra tutti gli articoli di libroarbitrio