
Guardo le nuvole che si addensano
dalla finestra della mia cucina.
Incombono, si fanno sempre più
scure, minacciose.
Una lama di luce
riesce a penetrare quella coltre
e cade disperata rischiarando
qualche anfratto di questo
cesso di periferia.
In alto, un gruppo di gabbiani
vola in tondo,
si lanciano versi
aggraziati,
poi, d’improvviso si dividono .
Ognuno vola dove più gli pare.
Un vecchio in basso
si muove calmo
tra le erbacce del giardino,
si inchina, strappa qualcosa
poi si ferma, prende un respiro.
Lo sguardo gli sfugge
a quelle nubi
mentre con una mano
protegge i suoi occhi.
Espira e se ne rientra in casa.
Io perdo tempo con un
caffè fumante in mano,
indeciso su quale direzione
la mia vita debba prendere.
Dentro tutto vortica.
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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