Gli uccelli cantano la pioggia tintinna le nuvole rombano e tu su un prato verde o forse un letto, magari un sacco, sorridi…
…qui sulla pista da ballo una vertigine di luci e sguardi solo per noi solo per te.
…mi ha donato abbastanza pazzia per sopravvivere mi ha lasciato mani tozze con cui sopravvivere.
Ce ne andiamo presto
noi che amiamo
sgasare in curva
colpire duro
e brindiamo sempre
in fondo al bancone.
Leviamo in fretta le tende
perché la vita
è un pic-nic
e l’amiamo
ad un centimetro dall’asfalto
un secondo dal k.o.
ad un soffio dalla morte.
Ci siamo presi il meglio
di questi anni
ruggendo come leoni
e chiudiamo la partita
prima che il gioco si faccia duro.
Siamo rimasti per poco
e con poco ce ne andiamo
lasciando forse troppo
negli occhi
e nelle parole
di chi ci saluta
con un fiore.
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
Vedi tutti gli articoli di libroarbitrio
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: