
C’è un mostro dietro di me che ovunque mi segue.
Me ne accorsi una notte rientrando a casa ubriaco.
Mentre mi fissavo allo specchio del bagno, perso,
alle mie spalle un volto nero di tenebra si era affacciato.
Vidi il suo occhio malvagio lentamente comparire,
vidi le sue zanne sbavanti ferme in ghigno animale
e ascoltai il suo basso ruggito
sentendo il suo fiato infernale lambire il mio collo.
Mi girai urlando, ma già era sparito.
Ma ormai potevo percepire la sua presenza insistente.
Invisibile, alcune volte si palesava anche ad altre persone,
e quando succedeva esse fissavano un punto alle mi spalle
sbiancando di colpo, scomparendo per sempre dalla mia vita.
E io sapevo che l’avevano scorto.
All’inizio ebbi paura e terrore e mi chiedevo se stessi impazzendo.
Poi pian piano imparai la convivenza forzata.
Ora quando rientro a casa furtivo nel cuore della notte,
ci sediamo uno di fronte l’altro in quella stanza
disordinata, densa di disperazione e di solitudine
e con un bicchiere di liquore in mano, sospettosi,
ci fissiamo,
nell’oscurità notturna,
senza proferire parola.

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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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