
voglio lasciare ogni Cosa
tutte quelle Cosa che non servono proprio a niente
– devo fare questa Cosa
– aspetta non ho capito hai detto Cosa?
– vali meno di questa Cosa
– devo avere quella Cosa
– questa Cosa è mia!
infinità di Cosa d’abbandonare all’istante
e correre al capezzale
di quegli uomini e di quelle donne
– quelli lì, sì quelli lì, li vedete!
che la vita sta abbandonando
e ascoltare loro ogni ricordo
e raccontare loro più di un sorriso
più di un pianto
accompagnandoli nella morte
che non si sentano soli
– alla fine uno può essere d’improvviso figlio e ad un figlio corrisponde un genitore!
e io voglio esserlo
ed appropriarmi del loro amore
di quello che un padre e una madre devono
morire di dolore con loro
perché forse questa è l’unica morte che conosco
l’unica praticabile sul colpo
restando inermi
in attesa
che arrivi il cambio del paziente genitore
nuovo padre nuova madre nuovo figlio nuova morte
e mai mai mai mai mai
avere una Casa vuota dove far ritorno.
L.L.
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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