
E’ vero. Dobbiamo domare
questa natura ribelle,
questa furia, quest’ansia,
se al sogno per caso torniamo.
E lo faremo, avvertiti
da un mondo così strano,
dove vivere è sognare;
e l’esperienza m’insegna
che l’uomo che vive sogna
quel che è, fino al risveglio.
Il re sogna il suo stesso regno,
e vivendo in quest’inganno
regna, ordina e governa;
e il plauso, che fugace
riceve, affida al vento,
e la morte – ingrato destino! –
lo trasforma in cenere.
E chi vorrà più regnare
sapendo che si risveglia
già nel sogno della morte?
Sogna il ricco la ricchezza,
che tanti affanni gli reca;
sogna il povero la propria
pena e la miseria;
sogna chi accumula beni,
sogna chi opprime e offende;
e nel mondo, in conclusione,
tutti sognano ciò che sono,
ma nessuno lo avverte.
Io sogno che mi trovo qui
fiaccato da questi ceppi,
e ho sognato di vedermi
in più lieta condizione.
Cos’è la vita? Delirio, illusione,
appena chimera e ombra,
e il massimo bene è il nulla,
ché tutta la vita è sogno,
e i sogni solo sogni sono.
"Mi piace":
"Mi piace" Caricamento...
Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
Vedi tutti gli articoli di libroarbitrio