
” Carpe Diem” Quinto Orazio Flacco
Non chiedere, o Leuconoe, non ci è lecito sapere,
quale destino abbiano per te e per me deciso gli dèi,
né scrutare gli oroscopi assiri. Meglio accettare
quel che sarà, ti abbia assegnato Giove molti inverni,
o l’ultimo che ora affatica il mare Tirreno
contro gli scogli! Sii saggia, filtra vini, spezza
lunghe speranze, poiché breve è la vita.
Noi parliamo, e intanto il tempo se ne va.
Cogli l’attimo fuggente,
affidati al domani quanto meno puoi.
“Satire” Decimo Giunio Giovenale
A Roma che cosa posso fare?
Non so mentire,
non so chiedere o lodare un libro se è brutto,
ignoro gli oroscopi:
non voglio e non posso
promettere la morte del padre,
non so consultare le viscere delle rane,
non do il mio sostegno a chi ruba,
per questo vado in giro
senza compagnia,
cammino da solo
come fossi uno storpio,
un inutile corpo
che ha perduto il braccio destro.
Chi si apprezza di questi tempi
se non chi è complice,
o chi nel cuore in fermento
non brucia di vergogne nascoste?
“Favole” Fedro
In che modo gli invidiosi mi giudicheranno,
lo so bene, anche se per ora non parlano.
Tutto ciò che parrà loro degno di lode
lo avrà detto Esopo, ma se qualcosa loro piacerà meno,
senza dubbi scommetteranno che l’ho scritta io.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
Mostra tutti gli articoli di libroarbitrio