
ma tu che ne sai
mentre Nyman e il suo piano e il suo violino
non sai
che d’improvviso mi ritrovo a pensarti
uomosalsedine
e suona
to the edge of the earth
e saperti distrutto dalle genti
indurisce il mio sguardo
che corre a proteggerti dalle loro insulse ragioni
voglio leggerti inchiostro sulle tue pagine
tutte
e non voglio che il vizio ti corroda l’animo sbattendoti contro mura di scogli
ma scuoterti accrescendo ogni tuo difetto come unica medicina
curarti con l’aria inalata dai cormorani
ma tu che ne sai
quanto è contorto
il mio volere
che radere al suolo è bene
se ancora non mi conosci
cosa credi sia solo desiderio?
cosa credi sia solo capriccio di bambina che crea disastri di parole?
sì?
infatti tu che ne sai
mentre Nyman e il suo piano e il suo violino
la mia lingua vortica
nell’immaginaria tua bocca
liquido oppiaceo
crine d’arco
le mie mani nei tuoi capelli
ti spingo a me
e i nostri denti si mordono le labbra
e tu così vicino
sei granitico
così vicino
pungi
così vicino
sembri vero
così vicino
fai male
tu confusione
vortice di oceani
vento gelido d’estate
cocente d’inverno
mi scompigli la mente
sempre
tu
Luminescenza di questo dolce tormento
ma tu che ne sai
mentre Nyman e il suo piano e il suo violino
L.L.
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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