Questo pomeriggio ho camminato nelle scarpe di qualcun altro.
Ho bevuto alcool puro con la bocca di un altro.
La mente si ingrigiva annerendosi in un altro misero minuscolo cranio.
Poi il vagito di una bambina si è elargito nelle mie orecchie
io con esse ho ascoltato il volto suo spaventato
che si è presentato in versi ai miei occhi che hanno visto.
Tutti i nessuno.
E mi sono costruita questa tana
per accomodarmi dal mondo
è piccolissima
posso starci sola ed in ginocchio
ho indossato un casco d’astronauta
ho creato un vortice d’etere grandissimo
e ci ho rovesciato il mondo al suo interno
le attese con i loro attimi
il nudo con l’essere e i suoi cenci
le urla senza vocali
la memoria senza aspetto ed incolore
il silenzio zitto.
Mi sono costruita questa tana
ed ora comoda
non c’è nessuno
il pericolo è niente.
L.L.
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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