Fossi una foglia morta potresti sollevarmi,
fossi una rapida nube volerei con te,
fossi un’onda fremerei alla tua forza;
se condividessi l’impulso della tua potenza,
solo un po’ meno libero di te, vento incontrollabile!
Se come nell’infanzia ti fossi compagno
nel tuo alto vagare per i cieli,
quando era un sogno superare
il tuo rapido passo celeste,
non ti pregherei in questo mio dolente bisogno.
Sollevami come onda, come foglia, come nube.
Cado sulle spine della vita e sanguino!
Un greve peso di ore ha incatenato, incurvato
una creatura a te troppo simile:
indomita, rapida, fiera.
Fa’ di me la tua cetra, come fossi foresta;
che importa se le mie foglie cadono come le sue!
Il tumulto delle tue potenti armonie
a entrambi porgerà un canto
profondo, autunnale e dolcemente triste.
Sii dunque il mio spirito, o Spirito fiero!
Spirito impetuoso, sii me stesso!
Guida i miei morti pensieri per l’universo
come foglie appassite in cerca di nuova vita!
E con la magia di questi versi
disperdi le mie parole fra gli uomini,
come da un focolare appena spento
le faville e le ceneri!
per la terra addormentata, il mio labbro
sia tromba di profezia! Oh, Vento,
se viene l’Inverno, quanto è lontana la Primavera?
Georg Baselitz “Albero blu”
“La verità è il quadro, ma certamente non sta nel quadro”
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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