365 giorni, Libroarbitrio

“Primavera (la prima rosa)” Armando Bettozzi

Roma 6 aprile 2014

fatina e rosa

Ieri pomeriggio sostavo col volto tra le ringhiere verdi smeraldo di un grande vivaio. Teneri boccioli sbucavano da vasi sparpagliati, alberi di limoni mostravano fieri i loro frutti grandi come cedri e arance selvatiche ciondolavano invidiose spossate dal vento. L’aria odorava di marmellata e io col naso arricciato e il mento un pochino di traverso mi spingevo oltre convinta sarei potuta passarci attraverso quella ringhiera e cogliere un frutto.
– Signorina? Signorina le piacciono i fiori?-.
Un uomo in bicicletta mi sorrideva di un sorriso che gli copriva anche gli occhi ed io di rimando.
– Sì!-
– Allora le faccio un dono. Sono un poeta, dono le mie poesie!Ecco. Questa è per lei –
Il tempo di osservare la mano che rovistava tra fogli colorati, che si avvicinava con uno di essi alla mia, il giallo brillante e rosa di un fiore stampato e parole di rosso  scritte, un nome Armando Bettozzi.
– Grazie!!!! Quindi voi siete – ho alzato lo sguardo e l’uomo poeta in bicicletta se ne era già andato.

Primavera
(la prima rosa)

Ho visto la rosa, la prima che è nata:
iersera non c’era e stamane è sbocciata
su un ramo spinoso d’un vecchio roseto
che pur nell’orgoglio rimane discreto.

Di esser felice la rose ha ben donde:
è bella e il profumo per l’aria diffonde
e un’ape richiama che vola e si posa
su lei e con lei si confonde e si posa.

Ho visto una donna che prima non c’era,
è solo vestita di fiori di prato
e il cuore suo tutto ha di già riservato
a chiunque sa amarla: è la Primavera.

A domani
Lié Larousse

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4 pensieri su ““Primavera (la prima rosa)” Armando Bettozzi”

  1. Salve, Lié! Piacere della concoscenza e Grazie per la bella sorpresa ! Sicché avevo incontrato e donato la mia rosa a una bella e brava scrittrice!

    Armando Bettozzi

    (il poeta…in bicicletta)

      1. …mi accorgo solo ora: il 4° verso della seconda quartina dovrebbe essere: “….e con lei si confonde E SI SPOSA”

        Posso? …

        La goccia di perla (a Lisa)

        Rimani.
        Stanotte l’argento del firmamento
        è tutto per te.

        Per me tengo solo
        la goccia di perla
        che dal tuo viso è scesa per dire:
        “Non farlo finire l’incanto”,
        e che ancor calda ho riposto nel cuore.

        Grazie, e Bellissime cose, Lié.

        Armando Bettozzi

      2. Certo che puoi!
        Mi piace condividere la poesia che è sogno e pensiero di vita dei poeti come te.
        Per me è frutto lattiginoso di gelsomino e quello aspro di alchechengi.
        Lié

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