Roma 5 aprile 2014

non ho conosciuto altro che puttane, ex-prostitute,
e pazze. vedo uomini con donne riservate,
e dolci – li vedo nei supermercati,
li vedo camminare insieme per strada,
li vedo a casa: gente in
pace, che vive insieme. so che la loro
pace è solo limitata, ma stanno in
pace, spesso ore e giorni di pace.
non ho conosciuto altro che impasticcate, alcolizzate,
puttane, ex-prostitute, e pazze.
quando una se ne va
ne arriva un’altra
peggiore di quella prima.
vedo tanti uomini con buone e brave ragazze
vestite di percalle
ragazze che non hanno la faccia del ghiottone
o di altri predatori.
“mai portare qui una puttana,” dico ai miei
pochi amici, ” me ne innamorerei.”
” non la reggeresti una donna perbene, Bukowski.”
ho bisogno di una donna perbene, ho bisogno di una donna
perbene
più che di questa macchina da scrivere, più
che della mia automobile, più di quanto abbia bisogno
di Mozart; ho così tanto bisogno di una donna perbene che
la sento nell’aria, la sento con la
punta delle dita, vedo marciapiedi costruiti
solo perché vi si posino i suoi piedi,
vedo cuscini per la sua testa,
sento la mia risata imminente,
la vedo che accarezza un gatto,
la vedo che dorme,
vedo le sue pantofole sul pavimento.
so che esiste
ma in quale angolo del mondo si trova
se sono le puttane che continuano a scovarmi?
Sentiremo il sapore delle isole
e del mare
so che una certa notte
in qualche camera da letto
presto
passerò
le dita
tra
capelli
soffici e puliti
canzoni che nessuna radio
trasmette
tutta la tristezza si scioglierà
in un sorriso.
A domani
Lié Larousse
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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