Roma 22 marzo 2014
E se questa poesia fosse letta ai miei orecchi dalla voce vostra mio Sole,
allora io morirei cullata da un tormento così tenero da volerla,
la morte,
perpetuare all’infinito.
L.L.

Sparire lontano, dissolvermi, e dimenticare
ciò che tu tra le foglie non hai mai conosciuto:
la stanchezza, la malattia, l’ansia qui,
dove l’uomo siede e ascolta lamenti
dove il tremito scuote i pochi , ultimi capelli grigi,
dove la giovinezza impallidisce
e come uno spettro si consuma e muore,
dove anche il pensare è riempirsi di pena
e regna la disperazione dalle ciglia di piombo,
dove la bellezza non può far brillare i suoi occhi
e l’amore nuovo non li piange oltre il domani.
Via! Via! Volerò da te,
non portato da Bacco e dai suoi leopardi,
ma sulle ali invisibile della poesia,
anche se lenta e dubbiosa la mente indugia:
con te, di certo, tenera è la notte
e forse la luna quale regina sta sul trono
con intorno la schiera delle fate stellate.
Ma qui non c’è alcuna luce,
se non quella che dal cielo le brezze hanno soffiato
attraverso verdeggianti oscurità
e tortuosi sentieri di muschio.
A domani
Lié Larousse
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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