Roma 9 gennaio 2014

Vieni di nuovo là
dove la tua presenza era come una foglia che sfiora
per la strada arida ed erta che fa appassire
il fiore sul volto del viandante.
Vieni di nuovo con i piedi lievi
sull’erba come lanugine di cardo,
e con le mute gentilezze per uno e per tutti,
così ineffabilmente dolci.
Prima che tu arrivassi
passa inosservato il profumo delicato delle aiuole;
né io vedevo il fascino del variare del giorno,
e i colori mutevoli delle nubi.
Lungo i corridoi bui
camminavi così silenziosa che io non distinguevo
il tuo aspetto da quello di un vecchio fantasma
che, dicono, si aggirasse in queste stanze,
finché non emergesti dall’ombra
con i tuoi occhi larghi, luminosi e vivi,
che mi guardavano in modo inquisitorio,
come quelli di un’anima che riflette,
senza rendersene del tutto conto,
sull’eterno problema di che cosa sia la Vita,
del perché noi siamo qui, e per quale strana legge
ciò che conta di più non può essere.
Romanziere e poeta, Thomas Hardy fu testimone partecipe dell’evolversi di due o tre generazioni cruciali per la formazione dell’Inghilterra moderna e vi apportò un inconfondibile contributo personale.
A Londra si dedicò alla letteratura e diede alle stampe senza firmarli i romanzi Rimedi disperati e Sotto l’albero del verde bosco.
Via dalla pazza folla è considerato il suo capolavoro.
Negli ultimi trent’anni della sua vita Hardy abbandonò il romanzo e si dedicò alla poesia, intense per le immagini e i sentimenti evocati sono le liriche d’amore dedicate alla moglie, ne è un esempio “Dopo la visita” sopra trascritta.
A domani
Lié Larousse
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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Ciao!
Ti ho nominata per il Liebster Award, premio per blog che hanno meno di 200 followers!
Trovi la nomination qui:http://ninaliciousblog.wordpress.com/
Grazie!Ne sono onorata!
E’ stato un piacere e sono contenta di aver scoperto il tuo blog! 🙂
Che bello! Davvero grazie ancora!
Buon proseguimento di giornata.
Lié
Anche a te!