Roma 16 ottobre 2013

“La storia”
La vicenda si svolge a Roma, durante la seconda guerra mondiale e nei primi due anni del dopoguerra.
Ida, maestra elementare di origine ebrea, rimasta vedova vive con due figli, Nino e il piccolo Giuseppe (Useppe, nato da un occasionale rapporto con un soldato tedesco).
La donna sopporta faticosamente tutte le sofferenze della guerra: i bombardamenti, il timore per la persecuzione contro gli ebrei, la fame e la distruzione della propria casa.
Ida affronta con grande coraggio queste disgrazie, pur essendo rimasta sola con il piccolo Useppe, perché Nino, esaltato dalla propaganda fascista, si è arruolato con le camicie nere.
Dopo uno dei tanti devastanti bombardamenti Ida deve lasciare la città col bambino per recarsi in un grande rifugio a Pietralata, dove incontra molti popolani romani nelle stesse condizioni.
Nino, ritorna a casa, non solo ha abbandonato le idee fasciste, ma si è arruolato con i partigiani in lotta contro l’esercito tedesco.
Finita la guerra, il giovane non sa rassegnarsi al ritorno alla normalità e, ritenendosi tradito nelle sue speranze, continua con un piccolo gruppo una disperata lotta armata.
Resterà ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia.
Ma una nuova disgrazia attende Ida: Useppe, malato di epilessia, muore durante una crisi particolarmente acuta.
La donna, provata da tante tragedie e distrutta dal dolore, impazzisce.
A domani
LL
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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