Roma 23 settembre 2013

Arturo Onofri nasce nel 1885 a Roma.
Fonda la rivista “Lirica” e collabora alla “Voce”.
La sua prima produzione poetica, raccolta nel 1914 nel volume Liriche, comprende composizioni crepuscolari e futuriste, versi di ispirazione pascoliana e dannunziana, echi della poesia di Mallarmé.
Tra queste diverse suggestioni emerge però la voce autentica del poeta nella ricerca dello stile “frammentista”, teorizzato in seguito su “La Voce”.
Proclamata l’abolizione dei contenuti, la poesia è intesa come immagine libera e pura, che concentra la propria forza estetica nell’analogia, e il poeta, liberato da ogni rapporto esterno, diviene il creatore perpetuo del mondo.
Dopo la prima guerra mondiale Onofri si interessa alle teorie antroposofiche di Rudolf Stenier.
La sua opera successiva sarà per questo improntata alla ricerca filosofico-mistica di una unità dell’io creatore, raggiunta attraverso una spiritualità cosmica libera da ogni peso di materia.
Caratterizzate da questo tema appaiono le opere Terrestrità del sole del 1927 e Vincere il drago del 1928.
Nel panorama poetico del Novecento, Onofri si colloca come maggiore rappresentante di una poesia metafisica , affollata di immagini talvolta oscure e di parole pure, libere dalle retoriche tradizionali.
Arturo Onofri muore a Roma nel 1928.
A domani
LL
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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