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Il Decadentismo

Roma 6 settembre 2013

Decadentismo

Con tale termine ci si riferisce, in senso lato, a un movimento di pensiero tipico dell’Europa di fine Ottocento, che, partendo dalla coscienza della decadenza di un mondo e di una cultura, espresse la propria reazione a essi in varie e articolate forme artistiche.

Iniziato in Francia soprattutto con la poesia simbolista, si manifestò come opposizione al naturalismo e alla compostezza classica della poesia del Parnaso, attraverso l’ansia del nuovo e il disdegno per l’antico, l’esaltazione della stravaganza e del mistero, la sfiducia nella possibilità della conoscenza razionale e l’intuizione mistica, la scoperta dell’inconscio e la folgorazione della poesia.

In Italia assunse i caratteri di un sensuale, talvolta esasperato, estetismo.

Tipici rappresentanti in poesia ne furono D’Annunzio, che esaltò la vita come puro ritmo e fece delle sue liriche una musica di sensazioni ora intime e segrete ora violente, e Pascoli, che nella poetica del “fanciullino” espresse con simbolismo una visione della vita come mistero.

Il senso di un mondo di forme e di ideali ormai finiti, la stanchezza spirituale e l’insicurezza permearono di sé anche la letteratura del primo Novecento, come dimostrarono la poesia crepuscolare di Gozzano e Corazzini, la prosa di Fogazzaro e il teatro di Pirandello.

A domani

LL

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2 pensieri su “Il Decadentismo”

  1. Sono sempre stata molto attratta e affascinata dal Decadentismo, e D’Annunzio è stato ai tempi delle superiori, il mio scrittore/poeta/ecc… preferito.
    Grazie per aver portato a galla questa corrente, mi sento parzialmente e lontanamente ‘chiamata in causa’ ed è una bella sensazione 🙂

    1. Grazie a te della tua presenza! Anche per me è lo stesso, quella del decadentismo è un’epoca di passaggio con le sue molteplici rivoluzioni emotive e mi sembra di ritrovarne molti aspetti, simili culturalmente parlando, nella quotidianità che stiamo vivendo oggi. Lié L.

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