Roma 31 agosto 2013

La poesia europea del Novecento, nei suoi contenuti e nel ruolo che via via viene ad assumere, appare profondamente segnata dalle drammatiche vicende storiche relative alle due grandi guerre mondiali e ai successivi periodi di ricostruzione, dalle dittature con le loro violente repressioni, dai vari movimenti della Resistenza, dalla Rivoluzione russa e dalla guerra civile spagnola.
In coerenza con i grandi dibattiti sulla funzione della poesia e sul compito del poeta rispetto alla storia e alla politica, alle tendenze culturali della società, alla specificità della dimensione umana e alle altre forme dell’espressione artistica, l’esperienza poetica di questo secolo è caratterizzata da continue ricerche e sperimentalismi.
Forme metriche e strutture linguistiche, temi e stili subiscono profonde analisi e scomposizioni, nuove ricostruzioni e singolari accostamenti per fare del componimento poetico ora uno strumento di lotta e denuncia, ora un anelito di pace e giustizia, ora l’intima voce della verità e la testimonianza di una volontà di rottura con tutto ciò che risulta codificato.
I poeti dialogano tra loro, si scambiano idee ed esperienze, si aggregano intorno a importanti riviste e circoli letterari, discutono, polemizzano, progettano.
Per elaborare messaggi sempre più dirompenti e coinvolgenti demoliscono le barriere tra i diversi ambienti artistici della pittura, della letteratura, della musica e del teatro, e realizzano l’integrazione, la contaminazione, la fusione dei rispettivi moduli espressivi.
La poesia delle avanguardie futuriste e dadaiste disintegra i legami sintattici e scopre le più segrete e articolate valenze sonore e ritmiche della parola.
A domani
LL
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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