Roma 8 maggio 2013
Sfogliando un libro per la nostra ricerca sull’Illuminismo mi sono imbattuta in questa frase “la mente non inventa idee”,
-Impossibile!- ho pensato e sfogliando indietro le pagine ho fatto le miei presentazioni con Locke.
John Locke è un altro studioso classico prima e autodidatta poi, non sazio e mai soddisfatto dell’educazione culturale ricevuta a Oxford che definiva uno studio fondato su inutili ricerche e parole oscure, si interessò alle scienze mediche e letterarie.
Da qui nascono le polemiche contro le teorie cartesiane: Cartesio ritiene che taluni, come opinione incontestabile, che nell’intelligenza vi siano certi principi innati, certe nozioni primarie, altrimenti dette nozioni comuni, caratteri per dir così, impressi nella nostra mente, che l’anima riceve fin dal primo momento della sua esistenza, portandoli con sé nel mondo.
Locke, invece, dimostra con argomenti tratti dall’esperienza l’inesistenza delle idee innate, i bambini, i pazzi , i selvaggi non possiedono alcuna idea di Dio né dei fondamentali principi geometrici. Ciò dimostra sperimentalmente che nella conoscenza nulla vi è di innato e tutto è appreso dall’esperienza. Per illustrare questa teoria, Locke ricorre a una metafora divenuta celebre: la mente umana è alla nascita una tabula rasa, un foglio bianco su cui la pratica del mondo esterno e la riflessione dell’individuo su se stesso imprimeranno quei segni che chiamiamo conoscenza.
Risulta quindi falsa l’idea fondamentale del Razionalismo cartesiano, per cui determinate verità evidenti e intuitive debbano essere per forza precedenti a qualsiasi esperienza.
Voi cosa ne pensate?
A domani
LL
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
Mostra tutti gli articoli di libroarbitrio
Reblogged this on misentopop.
Its appropriate time to make some plans for the future and its time to be happy. I have read this post and if I could I want to suggest you few interesting things or tips. Maybe you can write next articles referring to this article. I want to read more things about it!
But of course! Write me to my mail that you find in your contacts. Thanks Lié