Roma 20 aprile 2013
“Io canto quanto belle, e vertolose
so’ le Vaiasse de chesta cetate;
e quanto iocarelle, e broccolose
massema quanno sogno ‘nnamorate…
Ma non faccio li vierze ‘ntoscanese
azzò mme ‘ntenna onnuno a sto paiese.”
La Vaiasseida, come abbiamo già letto nei post precedenti, racconta le vicende e i costumi delle donne di servizio napoletane, parla dei loro amori, dei loro congressi e delle loro rivolte contro i padroni.
Il matrimonio di Renza, i consigli delle comari, la nascita di una bambina, intrighi di fattucchiere, tutto si riaggiusta in una gran mangiata al Cerriglio per il propizio intervento di Micco Passaro.
La misura del modello letterario e la presenza del ritmo italiano impediscono in queste prove in ottava rima nella forma del poema quella più sicura possibilità di distinzione che la prosa può offrire agli scrittori italiani.
In questo processo di riduzione dell’eroico e insieme risoluzione e integrazione del popolaresco nella cultura e negli schemi della poesia e della società neo-feudale sino agli estremi del Seicento.
A domani
LL
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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