Roma 15 aprile 2013
Il Concerto. Questa è una parola che si conosce da sempre alla quale non ho mai dedicato un’approfondita ricerca, fino ad ora. Questa mattina mentre ascoltavo il narrar delle memorie di una dolce vecchina, quale mia nonna, mi è sorto il quesito: ma quale è la storia del Concerto?
Il termine “concerto” nel corso dei secoli ha assunto numerosi significati e diverse concezioni sia in campo musicale sia nell’ambito della vita sociale.
Oggi per concerto si intende un’esecuzione musicale aperta al pubblico a scopo di cultura o di intrattenimento.
Meno di tre secoli fa, però, il concerto così come lo intendiamo non esisteva. Le esecuzioni musicali avvenivano in forma privata, e allietavano le più svariate occasioni mondane o culturali che il principe o il nobile offrivano alla sua cerchia ristretta di amici e parenti. Così, quando alla fine del Cinquecento si comincia ad utilizzare questa parola, il riferimento consono era alla forma musicale, al pari di una sinfonia, una sonata o una canzone, caratterizzata principalmente dalla varietà e dalla combinazione di suoni distinti, come suggerito dall’etimologia stessa della parola latina conserere : intrecciare, mettere insieme.
Dalla folla degli strumenti lentamente se ne distaccano alcuni, in particolare il violino, già protagonista nelle sonate da camera e impaziente di esibire cantabilità ed effetti speciali.
La viola e il violoncello lo accompagnano andando a costituire un gruppo strumentale isolato che prende il nome di “concertino” o più semplicemente “Solo”.
Ai restanti strumenti, che sono pur sempre la parte più consistente dell’orchestra, e per questo chiamati “concerto grosso” o” Tutti”, non resta che adeguarsi ed accettare una sorta di dialogo con il concertino.
Il contrasto tra questi due gruppi sonori diseguali è la logica che ispira il concerto barocco, concepito nella seconda metà del Seicento secondo una variabile successione di tempi veloci e lenti, che presto si assottigliano stabilmente a tre. Ora che sembra aver trovato il suo assetto definitivo, il concerto è atteso da importanti novità.
il violino prende per sé tutta la scena, ricacciando nel gruppo il resto del concertino, così il concerto barocco sarà il più importante per molto tempo e la nuova forma del concerto per strumento solista e orchestra si prepara a raccoglierne la fortuna.
Ma ecco che a cavallo dei secoli XVIII e XIX per il concerto inizia una nuova storia , costellata da vertici di rara bellezza con l’arrivo di uno strumento innovativo, una presenza tutta nuova, il pianoforte.
A domani
LL