Roma 29 marzo 2013
La vicenda de Le sottilissime astuzie di Bertoldo è ambientata alla corte di Verona, durante il regno dei Longobardi. Qui giunge il villano Bertoldo, “uomo difforme e di bruttissimo aspetto”, che grazie alla sua innata astuzia comincia a farsi ben volere dal re Alboino. Le proverbiali battute tra il sovrano e il contadino, inframmezzate da numerosi episodi comici, scandiscono il confronto tra due realtà tanto lontane: il mondo contadino, carico di saggezza pratica e arguta, e il mondo di corte, ambiguo e ipocrita. La fine del bifolco, ormai diventato consigliere del re, rappresenta l’irrimediabile separazione di queste due realtà inconciliabili. Costretto a una vita di lussi, Bertoldo muorein modo emblematico, “con aspri duoli per non poter mangiare rape e fagiuoli”.
Al Bertoldo segue, nel 1608, Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino. Nel Bertoldino, alla saggezza paterna succede la semplicità ingenua del figlio, che riuscirà in ogni modo a farsi amare dal re come buffone di corte. La buffoneria diventa matrice comune di saggezza e follia.
Le due opere scritte da Giulio Cesare Croce hanno un linguaggio che mescola l’emiliano colto con quello volgare, pertanto, si presentano ad una lettura che sconfina, in chiave comico-fisiologica, nel terreno della ” belle matière fecale”, come sostiene Rabelais, maestro indiscusso del riso liberatorio.
A domani
LL
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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