Roma 3 marzo 2012
Da Rime

Torbido Siri, del mio mal superbo,
or ch’io sento da presso il fin amaro,
fa’ tu noto il mio duolo al padre caro,
se mai qui ‘l torna il destino acerbo.
Dilli come, morendo, disacerbo
l’aspra Fortuna e lo mio fato avaro
e, con esempio miserando e raro,
nome infelice a le tue onde serbo.
Tosto ch’ei giunga a la sassosa riva
(a che pensar m’adduci, o fiera stella?
come d’ogni mio ben son cassa e priva!),
inquieta l’onde con crudel procella
e di’: “Me accreber sì, mentre fu viva,
non gli occhi no, ma i fiumi d’Isabella”.
Nata intorno al 1520, le sue primissime rime narrano la mancanza del calor paterno, Giovanni Michele di Morra, partito nel 1528 al seguito del re di Francia.
Confinata in un borgo isolato muore venticinquenne per mano di tre dei cinque fratelli, venuti a conoscenza della sua amicizia epistolare con un feudatario vicino, lo spagnolo Diego Sandoval de Castro, assassinato anch’esso in un agguato da quest’ultimi commissionato. Il vero motivo del massacro non è mai stato chiarito, e, col passar del tempo, la curiosità che adombra la probabile storia d’amore tra Diego ed Isabella è divenuta spunto di studi e ricerche sulle sole tredici poesie tramandate a noi dalla talentuosa poetessa.
A domani
LL
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Pubblicato da libroarbitrio
Lié Larousse nasce in un circo itinerante, tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e carta straccia.
Non sa che giorno fosse, né l'anno, né la direzione che prese il treno, spinto sulle rotaie forse dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla del parto di un'ipotetica madre immaginata sotto ogni forma. Quel che è certo, è che, quell'ammasso di ferro, legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie , lustrini e paillette. Lié - faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma , fuori di qui , cara, un freddo, quello anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più . Mr Freak alto tre metri la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo, appena la vedeva sbucare dal nulla - fsthgrfth – farfugliava in un linguaggio incomprensibile. Lei continuò a chiedere. Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell'universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre sciolto e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia . Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla sul ciglio , sempre, l'incomprensibile Mr Freak.
Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, mi chiamo Lié Larousse, racconto storie di vita vissuta dagli altri, studio del mondo com'era, qui dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso i miei occhi vi farò vedere l'idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero. Solo mio, che d'improvviso di giorno o in sogno mi appare, col profumo caldo di neve silenziosa .
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